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lunedì 18 agosto 2014

Paradossi

 "Quanto alla sua fama nel mondo, Dante è l'Italiano più famoso, proprio come Shakespeare è l'Inglese più famoso. Ma Dante occupa una posizione unica e sola nella civiltà italiana, perché la sua opera influì poco e produsse scarsi effetti sulle abitudini e sui costumi nazionali. Forse si può dir lo stesso di Shakespeare, dell'autore, cioè, di tutta la letteratura inglese, più citato dagli Anglosassoni. Si direbbe quasi che questi due autori ebbero molti lettori e pochi imitatori.
Sarebbe il caso di chiedersi se Shakespeare non sia più meridionale di Dante, e Dante più nordico di Shakespeare. Certo, la libertà e la franchezza di espressione di Shakespeare mal si conformano alla abituale ipocrisia del comune modo di parlare del tipico "gentleman" inglese, mentre il rigore logico e l'unità di pensiero e di azione di Dante poco han da fare con la rilassatezza morale comunemente associata al carattere italiano. E' difficile ammettere che la civiltà italiana sia stata "dantesca" e che la civiltà inglese sia stata "shakespiriana"".
                                                                                                          Giuseppe Prezzolini



Fontana in piazzetta Tito Speri, Brescia

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