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martedì 29 ottobre 2013

Animali strani

Siamo tutti immersi in un brodo che condensa nutre e offre a tutti le stesse possibilità.
Acuire l'impegno per vederci meglio sembrerebbe alla portata di tutti. A maggior ragione se pensiamo al Voyager 1 che, superati i limiti del sistema solare, da lontano ci guarda e vede un puntino minuscolo. Vede tutti noi e tutto ciò che noi vediamo piccolo o lontano che sia sul nostro mondo: il tutto concentrato in uno spazio così piccolo. Ma io che passeggio fra i boschi del colle vicino la mia città un giorno mi sono imbattuto in un vermetto che non so perché aveva catturato la mia attenzione. Forse non era il vermetto ad avermi stupito ma il filo di ragnatela, legata ad un ramo vicino, intessuta non so per quale motivo (quanto vorrei sapere il perché) su cui ondeggiava, di fronte me, in mezzo al sentiero. Non lo so. Poi dopo mesi mi capita di pensarci ma non a caso: come se uno strano corso degli eventi mi avesse riportato col pensiero in quel bosco; come un rapporto di relazione spazio temporale intimamente coeso fra me e l'immagine. Il tutto quaggiù; nello stesso puntino di prima. Ora io non voglio avvallare nessuna teoria né pagana né panteistica. Solamente sorrido. Non ne posso fare a meno. E credo non sia poco.
fac-simile di quello visto in origine, cui ho donato in gratitudine il mio sorriso.
(come si nota questo è un bruco e non c'è la ragnatela).
presso Monte Guglielmo, Brescia

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