Translate

domenica 14 aprile 2013

J'accuse

Non accetto chiamare gioia ciò che procura l'ascolto di certa musica (e.g. quella di L.Einaudi). Ecco l'ho detto.
Per giunta in un contesto come quello odierno che sventola ai quattro venti, come un'incombenza, la necessità dell'insorgere di nuova epoca, di una nuova era, che ha come comandamento plebiscitario la decrescita felice. Quando avremo nuovi momenti di crescita che non sia come in passato coatta? A quando una nuova età dell'Oro? 
Tutti noi l'abbiamo vissuta e il credere alla realizzazione del suo lascito è ciò che ci permette di dubitare e quindi anche di progredire.

Nessun commento:

Posta un commento