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lunedì 12 novembre 2012

Stop the pigeon?

Ieri ero in macchina e osservavo un piccione che beccava sul marciapiede. Con la coda dell'occhio lo osservavo perché volevo vedere se al mio passaggio si spostasse così solo per timore che lo investissi o solo per istinto. Invece come niente fosse passato a sessanta all'ora a dieci centimetri da lui ha continuato a beccare. A questo punto ho iniziato a pensare quale fosse il motivo della sua noncuranza nei miei confronti che rappresentavo un pericolo.
La teoria scientifica mi viene incontro dicendomi che il piccione col tempo si è abituato a situazioni off limits come questa e quindi le affronta con tranquillità dato l'elevato numero di macchine che gli passano a distanza ravvicinata così di continuo. Sviscerando questo concetto lo si può ridurre all'out out: cioè il piccione o rischia di fermarsi al mio passaggio con la prospettiva di trovare del cibo o vola via altrove proseguendo per tentativi e soprattutto ricominciando da zero, abbandonando cioè un luogo che già conosceva e che aveva messo a setaccio.
La scienza vuole che tutti noi esseri viventi ci comportiamo così. Cioè che, in questo caso, il piccione stia per forza cercando del cibo. Tutti siamo convinti di questo.
Ma come dimostrare questa certezza così immediata nel ragionamento di ogni essere umano?
E' necessario trovare una spiegazione scientifica ad un tale bisogno o la dobbiamo prendere così per buona?
Dovevate vederlo il bel piccione come era intento.

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