C'e un signore all'incrocio della strada
dice che mi conosce
e chiede l'elemosina.
Prendo tempo salutandolo solamente.
Lui ricambia sperando
che la prossima volta sia più generoso.
Un anno è passato da che lui, si ricorda bene,
mi aveva sentito dire: "la prossima volta...dai....", passando oltre.
Me ne sono andato ma l'ho rivisto e di parola ho fatto il mio dovere.
Ora mi conosce e
conosce i miei tempi, sempre troppo lunghi.
A lui, più che me, tocca sempre, ed è il suo lavoro,
attendere che quanto detto venga dato in pasto
a quel suo stomaco vuoto
che è la sua stessa memoria.
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