a starmene sdraiato sulla sabbia
e di fronte il mare mosso, molto più di me.
Io di fronte a ciò che non sono,
ma vorrei o forse sono stato.
E fra di noi il vento che fa piacevoli i bei rai.
Canticchio una canzone che parla del tempo.
Di due tempi in effetti, quello dell'orologio e quello del sentire.
Qui sotto cerco di definirli meglio ed associarne aggettivi:
orologio da polso orologio del polso
piano forte
adottato viscerale
scandito improvviso
locale universale
solare cosmico
legale liberato
digitale sanguigno
esatto errante
atomico individuale
assolato/lunare assoluto
umano umano
da convenevoli erotico
vano che fugge
quarzo cristallo."
Il ciliegio nel chiostro del Museo Diocesano in via Gasparo da Salò, Brescia |
In bresciano, "sto riposando" si dice "so drè a polsà". Non so perché ma l'etimo del verbo
"polsare"= riposare, mi rimanda al concetto di sentirsi il polso. Come un esortazione,
ascoltando il nostro battito, ad aver cura del nostro sentire.
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