In un mondo che non cambia,
che sembra avere trovato un suo equilibrio,
è più facile pensare all'evoluzione ciclica, al suo diktat
e al ripetersi eterno degli avvenimenti come unici riferimenti.
Certo qualcosa ritorna ma non per forza posso
procedere sempre curvando, tornare
al posto di prima, alla casa dove mi attende sempre
qualcosa o qualcuno.
Affiorare, prendere la tangente che si allontana;
da una sfera che poi di certo si andrà ancora a lambire:
di altra natura e composizione, forse con più zinco
e meno manganese.
Di un sicuro e lontanissimo ricordo.
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