In un mondo che non cambia,
che sembra avere trovato un suo equilibrio,
è più facile pensare all'evoluzione ciclica, al suo diktat
e al ripetersi eterno degli avvenimenti come unici riferimenti.
Certo qualcosa ritorna ma non per forza posso
procedere sempre curvando, tornare
al posto di prima, alla casa dove mi attende sempre
qualcosa o qualcuno.
Affiorare, prendere la tangente che si allontana;
da una sfera che poi di certo si andrà ancora a lambire:
di altra natura e composizione, forse con più zinco
e meno manganese.
Di un sicuro e lontanissimo ricordo.
Benvenuti in questo spazio di pensieri spaiati ma affini. Le cose che ci trovate dentro sono tutte, laddove non specificato, opera del tempo che scorre fra me e sulla mia città. State pur comodi, e se vi viene voglia commentate numerosi. Se volete diffondere quello che leggete fatemelo sapere o almeno sentitevi liberi per quel che basta di citarne la fonte. Salve
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sabato 28 maggio 2016
domenica 15 maggio 2016
Monteverdi
La mia volontà
metterebbe a tacere anche l'istinto
che solo,
al buio,
cerca di lasciare la più piccola traccia
per il passo dell'altro.
E' poi la memoria
che quando può
mi viene in aiuto.
metterebbe a tacere anche l'istinto
che solo,
al buio,
cerca di lasciare la più piccola traccia
per il passo dell'altro.
E' poi la memoria
che quando può
mi viene in aiuto.
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