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martedì 22 marzo 2016

Dignità di espressione

Esco a correre.
Prendo la salita che va su in Castello, poi scendo dal parco e arrivo fino alla stazione dei treni.
Affollata, mi accoglie con tutta la sua vivacità.
Riconosco fra i volti quello di un mendicante  che ogni tanto vedo in giro ad elemosinare con la sua chitarra e la sua bottiglia di birra.
E' al telefono e mi pare stia cercando di convincere qualcuno.
Un po' come faccio io che sto correndo per passatempo e utilità della cosa.
Sono fermamente convinto che non ci sia differenza nelle richieste che la gente fa; che sia rivolta agli altri o a se stessi. E soprattutto non c'è nessun altro eccetto te che possa chiedere qualcosa a qualcuno.
Ma c'è gente che pretende di ottenere anche senza chiedere.
Questo è un punto fermo su cui consumare un vita intera.
Ciascuno a suo modo ha il dovere morale di promuovere ed infondere una certa dignità nell'esprimersi.
lungo mare, Livorno


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