Benvenuti in questo spazio di pensieri spaiati ma affini. Le cose che ci trovate dentro sono tutte, laddove non specificato, opera del tempo che scorre fra me e sulla mia città. State pur comodi, e se vi viene voglia commentate numerosi. Se volete diffondere quello che leggete fatemelo sapere o almeno sentitevi liberi per quel che basta di citarne la fonte. Salve
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sabato 31 gennaio 2015
martedì 27 gennaio 2015
Carciofi
I carciofi e le loro foglie hanno più dei cavoli, un qualcosa di meccanico nelle loro forme, anche il loro gusto a volte tannico e metallico me lo suggerisce. In un contesto post-atomico alla Terminator 2 Il giorno del giudizio, potrei immaginarli crescere e fiorire con le loro spine accanto alle macerie e agli ammassi di ferraglia e fumo sparsi un po' ovunque.
domenica 18 gennaio 2015
Libertà di errore
Ognuno assume una sua posizione mentre fa conversazione. Mi fa specie chi, nel cominciarne una, si mette nella posizione di chi sbaglia per poi essere subito corretto da chi lo ascolta . Metti che si stia parlando di telefoni e che il nostro, dica che l' IPhone lo costruisce la Microsoft. Si mette in una condizione di essere subito redarguito da chi lo ascolta, che risponderà "volevi dire la Apple, no?". Forse è il sottile piacere di accomodare chi si ha di fronte in nome della libertà di poter errare senza arrecare grandi danni.
martedì 6 gennaio 2015
Il mio posto
Non ci si conosce mai abbastanza;
spesso però vedo segni della mia persona in te.
Come se qui fossi capitato,
anche fosse stato un campo di granturco
o di un villaggio di montagna con aria fine,
per sentire i tuoi racconti come osservare i tuoi limiti,
che sono pur tutti miei.
Ed il tempo, di un soffio altrove ci reca.
spesso però vedo segni della mia persona in te.
Come se qui fossi capitato,
anche fosse stato un campo di granturco
o di un villaggio di montagna con aria fine,
per sentire i tuoi racconti come osservare i tuoi limiti,
che sono pur tutti miei.
Ed il tempo, di un soffio altrove ci reca.
domenica 4 gennaio 2015
MAI potrei MAI
Adoro osservar i tuoi begl'occhi,
mai potrei mai osservarli e te, assieme:
preferisco leggere nel tuo sguardo,
dalle tue parole, gesti e moti
quello che esprimi e da lì capire
quello che vuoi senza per forza
contemporaneamente vederti.
Ora osservo quello di destra che mi
racconta cose che quello di sinistra
non si sognerebbe nemmeno di narrarmi;
poi osservo quello di sinistra, noto
che è di un marrone più chiaro,
come forse il giorno in cui tu nascesti:
a Venezia ascoltando
musica soave, qualcuno ebbe
un'idea coraggiosa.
mai potrei mai osservarli e te, assieme:
preferisco leggere nel tuo sguardo,
dalle tue parole, gesti e moti
quello che esprimi e da lì capire
quello che vuoi senza per forza
contemporaneamente vederti.
Ora osservo quello di destra che mi
racconta cose che quello di sinistra
non si sognerebbe nemmeno di narrarmi;
poi osservo quello di sinistra, noto
che è di un marrone più chiaro,
come forse il giorno in cui tu nascesti:
a Venezia ascoltando
musica soave, qualcuno ebbe
un'idea coraggiosa.
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