Sarebbe il caso di chiedersi se Shakespeare non sia più meridionale di Dante, e Dante più nordico di Shakespeare. Certo, la libertà e la franchezza di espressione di Shakespeare mal si conformano alla abituale ipocrisia del comune modo di parlare del tipico "gentleman" inglese, mentre il rigore logico e l'unità di pensiero e di azione di Dante poco han da fare con la rilassatezza morale comunemente associata al carattere italiano. E' difficile ammettere che la civiltà italiana sia stata "dantesca" e che la civiltà inglese sia stata "shakespiriana"".
Giuseppe Prezzolini
Fontana in piazzetta Tito Speri, Brescia |
Nessun commento:
Posta un commento