Io non esisto, quindi sono.
Anche oggi, nonostante il mal di schiena mi procuri dolori che si oppongono a questo mio stato. Poi mi guardo in giro e vedo gente che vive fuori dalla realtà. Gente che si è costruita un mondo fittizio popolato dalle persone che lo vivono e che sono ormai diventate frutto della propria immaginazione cioè come se esistessero solo perché in relazione stretta con sé. Queste persone che lo popolano esistono solo in uno stato ideale, come schiavi, frutto del solo pensiero che si fa uno di te. Ma io mi oppongo e per mostrarmi più vivo che mai io affermo che non esisto. Forse un giorno mi vedranno davvero. Non come essere sotteso alle logiche di un mondo apparente in cui una cosa esiste ed è lì solo per essere colta e fatta propria. Questo è ciò che vedo. O meglio non vedo.
Benvenuti in questo spazio di pensieri spaiati ma affini. Le cose che ci trovate dentro sono tutte, laddove non specificato, opera del tempo che scorre fra me e sulla mia città. State pur comodi, e se vi viene voglia commentate numerosi. Se volete diffondere quello che leggete fatemelo sapere o almeno sentitevi liberi per quel che basta di citarne la fonte. Salve
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domenica 14 settembre 2014
martedì 9 settembre 2014
Età dell'oro
L'estate più vivida è quella che cede il passo all'autunno.
Come le pesche dal gusto così, d'oro, di Sicilia, che si trovano in questi giorni sui mercati.
Squisite sembrano volerti ricordare quanto di bello c'è nell'estate e nel suo calore. Solo che te lo dicono sul fil di lana, sull'onda già partita di una stagione quasi conclusa.
Te lo raccontano con quel senso velato di nostalgia che lega forte le cose belle ad un ricordo che possa venire utile a rincuorare ogni giorno dell'anno.
Come le pesche dal gusto così, d'oro, di Sicilia, che si trovano in questi giorni sui mercati.
Squisite sembrano volerti ricordare quanto di bello c'è nell'estate e nel suo calore. Solo che te lo dicono sul fil di lana, sull'onda già partita di una stagione quasi conclusa.
Te lo raccontano con quel senso velato di nostalgia che lega forte le cose belle ad un ricordo che possa venire utile a rincuorare ogni giorno dell'anno.
giovedì 4 settembre 2014
Castagne
Sono in Castello sul Monte Cidneo. Guardo la città e sento un forte brusio, un forte rumore provenire giù da basso, provocato dalle auto come dalle fucine e forni delle aziende, ritornate in funzione a pieno regime dopo la pausa estiva.
"Sembra uno scrosciare
di acque e le loro onde.
Un ricordo come eco
di un mare che si muove
e che in passato,
lì sotto,
c'era davvero".
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